NEL CUORE ” SEGRETO” DI ODESSA

Odessa adagiata sul Mar Nero, nel sud dell’ Ucraina.

Odessa con il suo porto franco , la sua anima commerciale.

Odessa la città celebre per la sua imponente scalinata di pietra , una delle più famose al mondo, lì dove è stata girata la scena madre del film ” La corazzata Potemkin”.

Odessa e il Ragionier Ugo Fantozzi ; lo ” sfigato” protagonista del ” Secondo tragico Fantozzi” , esasperato dall’ ennesima proiezione cinematografica aziendale , che il megadirettore imponeva ai suoi dipendenti, sale sul palco e urla con tutto il suo blasfemo disappunto ricevendo dalla platea oppressa i famosi ” 92 minuti di applausi” .

Odessa e la sua scalinata – simbolo sono entrate nella case di milioni di italiani.

Odessa e la sua rete labirintica di tunnel e cavità sotterranee , frutto per lo più dell’ estrazione di pietre, nello specifico la coquina.

Nel suo sottosuolo nasconde luoghi magici; custodisce le sue catacombe , i cunicoli più lunghi del mondo e molte leggende come quella di una ragazza entrata e mai più uscita oppure quella che riguarda la scomparsa del figlio di un magnate dei giornali locale.

Storie mai confermate né smentite che sottolineano la pericolosità del luogo ma anche il mistero che lo avvolge.

Il sistema delle catacombe è costituito da una rete di scantinati, bunker, tunnel di drenaggio e tombini, nonché grotte naturali che si estendono su tre livelli raggiungendo una profondità di circa sessanta metri sotto il livello del mare.

Rappresentano uno dei più grandi labirinti urbani al mondo con una lunghezza di poco meno di tremila chilometri; parte dei suoi tunnel sono stati convertiti in rifugi antiaerei durante la Guerra Fredda.

Durante il secolo scorso la maggior parte delle abitazioni erano costruite con la pietra calcarea estratta nelle vicinanze; queste miniere furono prima abbandonate e in seguito utilizzate e ampliate dai contrabbandieri locali, dando vita ad un labirinto di tunnel sotto il cuore pulsante di Odessa.

Precisamente la data di inizio scavi non è mai stata certa, si sa che le catacombe sono state ampliate alla fine del XVII secolo e che la loro espansione sia durata fino alla rivoluzione russa periodo in cui fu severamente vietata l’ estrazione della pietra nella parte centrale di Odessa.

Durante la Seconda Guerra Mondiale le catacombe servirono da nascondiglio per i partigiani sovietici.

In tempi di pace, in alcune gallerie separate dal labirinto principale si potevano trovare magazzini, cantine per l’ invecchiamento e lo stoccaggio di cognac e punti contatto; alcuni turisti sono stati in grado di vedere anche il passaggio segreto che collega il palazzo della Granduchessa Potocka con la costa del mare.

Oggi in numerosi anfratti della catacombe, riaperti, compaiono divanetti, giacigli e bottiglie d’ acqua; nel caso Mosca sfondasse , questo luogo rimane l’ ultimo ” exit strategy” di Odessa.

Francesca Valleri