LA MADDALENA

Dopo la Madre di Gesù, Maria Maddalena è la donna più famosa nei Vangeli che la vedono protagonista al momento della crocifissione, della sepoltura e al mattino di Pasqua, come prima testimone della resurrezione.

E’ colei che ha saputo vivere ed integrare l’ insegnamento del suo benamato; una figura che sfugge all’ intendimento, pregna di sfaccettature.

E’ stata, secondo il Nuovo Testamento , una donna discepola, è venerata dalla Chiesa cattolica che la celebra ogni 22 luglio e descritta nei Vangeli apocrifi.

Dato certo che ci offrono le scritture è che seguiva Gesù come discepola e l’ assisteva con i suoi beni, grata della liberazione ricevuta, giacché da lei ” erano usciti sette demoni” ( Lc 8,2-3).

Questa affermazione è ciò che ha prodotto l’ ipotesi di identificarla con le altre ” peccatrici donne” citate nei Vangeli.

Una è Maria, sorella di Marta e Lazzaro, che cosparse di profumo i piedi di Gesù, asciugandoli poi con i capelli ( Gv 12, 1-8 ); le scritture però affermano con certezza che si tratti di Maria di Betania e non di Magdala.

L’ altra è quella proposta con l’ adultera che rischiò la lapidazione e che Gesù ” salva” dagli accusatori ( Gv 8, 1-11 ); qui l’ ipotesi è più debole e traballante, comprensibile a tratti per il fatto di essere una peccatrice pubblica, colta in flagrante.

Viveva a Magdala, si chiamava Maria , dall’ ebraico ” Miryam” , considerato più un titolo che un nome e derivava dall’ egiziano ” Merith” ( benamata), donna consacrata a Dio che in qualche modo ha superato la prova al divino.

Figura emblematica, importante, complessa, che , a fianco di Gesù Cristo, ha combattuto le sue battaglie.

E’ inserita in una schiera di donne che lo seguirono con devozione incrollabile, fin sotto la croce, prime testimoni della resurrezione.

Maddalena fu sempre nominata per prima; la prima che corse al sepolcro, la prima a ricevere l’ incarico di annunciarlo agli apostoli e al riguardo c’è un appellativo che racchiude il tutto, già nelle prime omelie di Sant’ Agostino ” Apostola Apostolorum”.

” Ho visto il Signore”… divenendo così la predicatrice.

Colei che ha interiorizzato il Cristo e lo ha vissuto sulla sua pelle; non a caso lo chiamava ” Rabbunì” ovvero ” caro maestro” ad indicare l’ immenso affetto che nutriva per Gesù e d’ altronde quest’ ultimo si rivelò proprio a lei e poi ai discepoli.

Il mistero più grande del cristianesimo messo per primo nelle mani di una donna.

Di questa figura straordinaria vi si hanno immagini, affreschi, dipinti e mosaici ma con il trascorrere del tempo è mutato il suo ” spazio” e il suo posto; nei primi secoli d.C. era raffigurata come un personaggio così importante a tal punto che spesso affiancava la figura del Cristo oppure era presente in corrispondenza di altari.

Con il passare dei secoli questa ” donna-immagine” si è celata , come svanita e relegata ad un personaggio di poco conto.

Proprio Forlì le dedica un viaggio attraverso la raffigurazione dal III secolo d.C. fino al Novecento con circa duecento opere che indagano sul ” mistero” irrisolto di Maria che resiste da ventiquattro secoli.

La mostra si sviluppa in dodici sezioni e porta in Italia capolavori provenienti dalle più importanti istituzioni nazionali ed internazionali; dalla Deposizione della croce di Marc Chagall del Centre Pompidou ad alcuni capolavori del Canova.

Una protagonista da ottantacinque milioni di copie vendute , ” Il codice Da Vinci”, che sarebbe la vera erede del messaggio di Cristo , sulla cui affascinante figura ancora oggi si confrontano teologi e filosofi.

Maria Maddalena, complessa e affascinante, appare molto vicina a ciò che ognuno di noi può sperimentare, rappresentando proprio il cammino dell’ Anima dall’ oscurità alla luce, fino alla completa trasformazione e purificazione.

Il suo vivere fuori dalle regole del mondo ” sociale , cioè quel mondo che l’ avrebbe giudicata per la sua condotta, definendola peccatrice , si sofferma sulla diversità intesa come forma d’ amore rovesciato e mette in moto il suo viaggio coraggioso.

Francesca Valleri