IL SIGNORE DEGLI ABISSI REF.5514 COMEX

Nell’ immaginario comune quando si sente parlare di ” Rolex” si pensa ad un oggetto di lusso e di nicchia.

Nasce nei primi del Novecento per mano di un ventiquattrenne inglese, Hans Wilsdorf, che dopo aver progettato il primo esemplare spostò il resto della produzione in Svizzera.

Desiderava dei segnatempo eleganti ma affidabili e innovativi, da un nome corto da poter essere impresso sul quadrante e riconoscibile, pronunciabile in ogni angolo del mondo.

” Ho provato a combinare tutte le lettere dell’ alfabeto in ogni modo possibile, fino a quando, una mattina, mentre viaggiavo sul piano superiore di un omnibus trainato da cavalli, lungo la via Cheapside nella City di Londra, uno spiritello mi ha sussurrato all’ orecchio: Rolex”.

Sicuramente orologi preziosi in ogni senso , considerando che all’ interno custodiscono fino a ventuno rubini ( sostituiti con il passare del tempo da pietre sintetiche) a seconda del numero di ingranaggi che necessitano di un cuscinetto e grazie alla loro forma, leggermente incurvata, svolgono anche la funzione di ” riserva d’olio” e sono necessari per tutti gli alberi o per gli altri componenti in movimento.

Alcuni modelli hanno fatto la storia su polsi di personaggi famosi o i polsi dei personaggi famosi li hanno resi alla storia?

Denny De Vito cerca di corrompere un alieno con il suo Rolex prima di essere colpito da un laser, James Bond indossa un Submariner, impermeabile fino a 300 piedi, nei romanzi di Ian Flaming, Tom Cruise un Day-Date tutto in oro in ” Rain Man” , Paul Newman è stato dotato di un Daytona nel ‘ 69 dalla moglie e l’ uomo e il segnatempo sono diventati presto inseparabili; Ernesto ” Che” Guevara è stato spesso ritratto con un Gmt-Master ref. 1675 probabilmente regalatogli dal suo amico Fidel Castro.

La genialità di Hans Wilsdorf è da rintracciare non solo nella sua capacità imprenditoriale di vedere oltre ma in tutti quegli input che sommati fra di loro hanno dato vita a segnatempo lussuosi ma allo stesso tecnici a tal punto da accompagnare l’ uomo nelle più grande sfide.

La gamma ” Explorer” per le spedizioni professionali con la sua lancetta supplementare consentendo agli speologi di distinguere le ore notturne dalle diurne; il ” GMT-Master” per i piloti della compagnia Pan American World Airways affinché non perdessero la cognizione del tempo a causa delle lunghe traversate e dei conseguenti fusi orari.

Tutti i modelli ” Submariner” dedicati all’ acqua e il suo re per eccellenza, colui che ha sfidato la Fosse della Marianne, il punto più profondo del pianeta, quasi undici mila metri sotto il mare: il ” Comex” ref. 5514, l’ unico dotato di una valvola elio in grado di proteggere l’intero orologio da probabili danni.

Si tratta di una valvola che permette la fuoriuscita di elio durante le immersioni in saturazione e la fase di decompressione evitando così l’ esplosione del vetro del quadrante.

Comex ( Compagnie Maritime d’ Expertises ) commissionò alla stessa Rolex un orologio idoneo ad affrontare una serie di immersioni a grande profondità per i sommozzatori che fosse in grado di tollerare l’ enorme pressione dell’ acqua a quelle profondità.

Si dice che il primo modello, il prototipo, riportasse la scritta ” Comex ” in rosso e che sia stata sostituita successivamente perché poco visibile sott’ acqua durante le immersioni; si dice che tre ( in tutto il mondo) siano gli esemplari di tale campione.

Jacques Piccard e Don Walsh a bordo del batiscafo Trieste realizzarono l’ impresa di scendere nella zona più profonda degli oceani, la fossa delle Marianne; all’ esterno del sommergibile fu fissato proprio il re dei mari, con una modifica al vetro che lo fa somigliare a quello di una semisfera in modo tale da sopportare la pressione ( redbubble).

Quando il Trieste tornò in superficie, dopo circa nove ore di immersione, il segnatempo era perfettamente funzionante.

Il Comex ha stabilito una serie di record di profondità e gli stessi dipendenti della Compagnie Maritime d’ Expertise hanno lavorato negli oceani a oltre cinquecento metri di profondità.

L’ abitante del mare ha sfidato gli abissi ed è uscito vincitore.

Francesca Valleri