VIAGGIO NELL’ ASTROLOGIA

” Disastro” termine utilizzato per descrivere catastrofi imprevedibili quali un cataclisma, una sventura, un terremoto, un incidente aereo.

Deriva etimologicamente dalla parola ” astrologia” , un astro e in questa occasione un pianeta fuori asse che rappresenta la sfortuna delle stelle.

L’ astrologia ha avuto un ruolo importante nella nostra storia, al di là dell’ umana necessità di prevedere il futuro, di non sentirsi in balia di un destino caotico.

Tale disciplina ha una ragione storica ben precisa e per comprenderne le logiche occorre viaggiare fino in Mesopotamia, dove, dagli scavi compiuti negli ultimi cento anni in Iraq ,sono emerse migliaia di tavolette di carattere astrologico a riprova del ruolo importantissimo che le conoscenze astronomiche ed il loro uso a scopo divinatorio giocavano nella cultura nata nella terra dei due fiumi.

Ai sacerdoti il compito di controllare il calendario ufficiale tramite il primo apparire della luna che sanciva l’ inizio del nuovo mese.

Ma la ragione nasceva dal fatto che ” niente nasce per caso, niente accade per caso”.

Nella civiltà islamica la dottrina delle influenze astrali conobbe un consistente sviluppo.

Con Girolamo Cardano , l’ inventore della sospensione cardanica (quella che ha reso possibile il miglioramento delle bussole), delle serrature, medico, accademico , filosofo e un grande appassionato di astrologia si assiste alla realizzazione del primo ” oroscopo” dedicato ad Enrico VI e completamente errato; doveva presagire la grandezza della sua esistenza quando in realtà il sovrano morì all’ età di sedici anni.

Si ha contezza che sulla terra siano presenti quattro elementi: aria, acqua, fuoco e terra.

Dalla luna in poi unico elemento perfetto , l’ etere, una specie di vino, di olio, che era necessario per lubrificare l’ universo.

L’ ultima sfera, quelle delle stelle fisse, che come affermava Aristotele visibili ad occhio nudo la notte con il primo buio e che proprio lì era insediato il primo motore immobile, la causa che era in grado di far muovere tutto ed il movimento delle stelle era in grado di influire sulla fisica terrestre.

” Lo cielo, i vostri movimenti inizia non dico tutti , ma posto ch’io il dica, lume v’è dato a bene e malizia e libero volere”. ( Dante, Purgatorio Canto XVI)

Per questa ragione i filosofi naturali studiavano l’ astrologia dove a quell’ epoca esisteva e risiedeva una forte base scientifica.

Poi le considerazioni , successivamente si sono modicate.

A quasi cinquecento anni da questi eventi, la fisica di Aristotele ha ancora probabilmente da insegnarci.

Innanzitutto le idee sono dei micro organismi molto virulenti che una volta presenti nelle nostre menti faticano ad uscire , nel bene o nel male.

E se ripensiamo alla fisica aristotelica ci rendiamo conto che era una disciplina antropomorfa, fondata sulle nostre intuizioni e percezioni e quindi facile da comprendere.

Anche se le ragioni che hanno reso questa disciplina tanto importante e fondamentale per i nostri antenati sono venute a mancare, il suo fascino rimane ancora oggi vivido.

La nascita di una vera e propria grammatica astrologica diviene possibile quando tutti i fenomeni vengono ridotti a forme matematiche che consentono di osservare la loro periodicità.

L’ astrologia nella sua forma compiuta si esprime attraverso l’ osservazione dei moti reali ed apparenti dei corpi celesti; successivamente viene creato lo zodiaco come lo conosciamo noi oggi e, conseguentemente, si comincia ad interpretare l’ oroscopo.

” L’ astrologia, secondo me, è una grande signora, molto bella e venuta così da lontano che non posso fare a meno di sottomettermi al suo fascino”. ( André Breton)

Francesca Valleri