“The Ladies”; la moglie di Rockefeller, Abby Aldrich, Lillie Bliss e Mary Quinn Sullivan. Loro l’idea del MoMa (Museum of Modern Art), 53rd Street-Manhattan, 7 novembre 1929 (9 giorni dopo il crollo della borsa).
È il caso di dirlo: intuito femminile!

The Ladies e il MoMa

Il gruppo tutto in rosa “The Ladies”, nel corso degli anni divenne noto con diversi e svariati soprannomi, fra cui “The Darling Ladies” e “The Adamantine Ladies”. Secondo la loro idea, questo museo doveva diventare il posto di incontro per tutti gli artisti americani moderni e contemporanei, da estendere successivamente a tutti gli artisti del mondo. Pur sperando, sicuramente, nemmeno loro potevano immaginare che il Moma sarebbe diventato uno dei musei più importanti al mondo.

Dapprima aprì i battenti al dodicesimo piano del Manhattan’s Heckscher Building, ospitato in sei stanze fra gallerie ed uffici. Nei suoi primi dieci anni si spostò in altre sedi, fino a quella definitiva del 1937, edificato su un terreno della famiglia Rockefeller. L’apertura al pubblico avvenne il 10 maggio del 1939, annunciata alla radio dalla Casa Bianca, dall’allora Presidente Roosevelt e vide la partecipazione di più di seimila persone.
Il Moma, con la sua collezione, propone una visione d’insieme dell’arte moderna e non solo. Ospita progetti di architettura ed oggetti di design, dipinti, fotografie e opere multimediali; i suoi archivi raccolgono circa 70.000 schede di artisti.

museo MoMa a New York

Nel 1935 ospitò un’esposizione dedicata a Van Gogh, con più di cinquanta disegni ed opere provenienti dall’Olanda. New York non aveva mai vissuto avvenimenti del genere e questo fu sicuramente il primo passo che portò il Moma verso il successo attuale. Fu poi la volta della retrospettiva dedicata a Picasso; anche in questo caso un bagno di folla e un successo clamoroso.

Il merito di questo museo è stato quello di essere riuscito ad avvicinare la “cultura” e gli addetti ai lavori americani al panorama pittorico europeo. L’edificio dove sorge il Moma è stato sottoposto a svariati lavori di restauro e di ammodernamento; l’architetto Philip Johnson ebbe il compito di riprogettare tutto lo spazio esterno creando lo Sculpture Garden, teatro nel 2010 dell’installazione di Yoko Ono. Nel 2004 fu la volta dell’architetto giapponese Yoshio Taniguchi, incaricato di ampliare gli spazi interni espositivi.

Il Moma accoglie ogni anno circa due milioni di persone con le sue 150.000 opere esposte. Si tratta di artisti provenienti da tutto il mondo, con capolavori che vanno dalla fine del XIX secolo fino ai giorni nostri.

spazio esterno museo MoMa

Nei corridoi incontriamo Picasso, Dalì, Pollock, oltre ad una biblioteca con oltre 300.000 volumi e periodici e 4 milioni di fermi immagine.

Nel 2019 verrà inaugurata una nuova area che aumenterà la capacità espositiva e grazie all’ampliamento dei tre piani sarà possibile ascoltare racconti e storie di artisti contemporanei. Il Moma riesce a dare voce a tutti gli artisti contemporanei, che, una volta che espongono qui, possono dire di essere diventati famosi!