KARTELL E IL POLICARBONATO
Kartell – Milano 1949 – Giulio Castelli. Queste le informazioni della carta di identità dell’azienda che produce mobili ed oggetti di disegno industriale ricercato in plastica. Settant’anni di storia e di “trasparenza“, originalità di un’azienda italiana di fama internazionale, vincitrice di 9 Compassi d’Oro, che con l’uso del policarbonato ci ha creato un impero.
Kartell, con una storia alle spalle lunga più di mezzo secolo, conta ottomila prodotti, esposti in ordine cronologico nel suo museo. Oltre innumerevoli collaborazioni con artisti e designer di alto livello (Joe Colombo, Phililppe Starck).
Un’icona del design Made in Italy che non ha intenzione di arrestarsi!
All’inizio il gruppo si occupava di creare accessori in plastica destinati al settore automobilistico e al reparto casalinghi. La consacrazione arriva nel ’72, con la partecipazione a New York, ad una mostra dedicata interamente all’arredamento italiano. I pezzi allora disegnati da Sottsass, Zanusso, ancora ne fanno parte e sono esposti nella collezione permanente del Moma.
Dopo anni di ricerca e numerosi tentativi, in collaborazione con la General Electric, Kartell, riesce ad utilizzare il prezioso materiale per fini estetici, dando vita ad un prodotto di design industriale. Applica un processo, durante la fase produttiva, di iniezione ad un unico stampo, riuscendo a vincere le caratteristiche di trasformazione della materia prima.
Le collaborazioni con i mostri sacri del design continuano anche durante gli anni novanta, quando Kartell si allea con Antonio Citterio, Philippe Starck e Vico Magistretti, con i quali firma progetti indimenticabili. Joe Colombo iniziò a lavorare con l’azienda negli anni sessanta, regalando “Universale n. 4860”, la sedia esposta al Moma, il “Combi-center”, il “contenitore uomo-donna” e la mitica lampada “Kd 27” realizzata in plexiglas e plastica. Estetica e funzionalità il binomio dei progetti di Starck: da “Miss Trip” la prima sedia da lui realizzata, a “Louis Ghost“ (in versione anche per bambini), ispirata alle sedute di Luigi XV, dalla linea barocca, totalmente in plastica trasparente. La “Marie” prende forma nel 1999, quando Starck decide di sacrificare la forma a favore della materia. Arriva così a disegnare una seduta comoda, minimale, basica ma sempre moderna; il nome stesso evoca il concetto più ampio di semplicità.
Rappresenta la sedia più venduta al mondo con oltre un milione di pezzi.
In occasione del sessantacinquesimo compleanno dell’azienda, Kartell ha pensato di rendere omaggio ad una lampada iconica e al suo ideatore (Ferruccio Laviano). Invitando tutti gli altri designer ad offrire una reinterpretazione in una edizione nuova dell’oggetto cult, così la “Bourgie” nata e presentata al mondo nel 2004 si è trovata vestita per mano di Starck da Torre Eiffel o in total black per opera di Pillet.