IN PRINCIPIO FURONO LE CORNA!

Quando si parla di corna tutto il mondo è paese senza andare a scomodare Paolo e Francesca avvinghiati in un eterno abbraccio, nel girone dei lussuriosi, o l’ Otello che il tradimento lo immagina e solo per questo soffre di più, gli ” Indifferenti” di Moravia e Madam Bovary…

Le corna, sono corna, punto.

Bisogna riconoscere in tutta questa vicenda una buona dose di trasversalità e democrazia: etero, gay, nobili, poveri, uomini e donne, spuntano su tutti, indistintamente e quando lo fanno provocano sempre dolore; unico salvagente indossarle con una certa non scialans.

Le corna non hanno passato e non trovano giustificazione in ciò che fu.

” Non drammatizziamo …è solo una questione di corna” come è accaduto a Antoine e Christine Doinel, in attesa del loro primogenito, con una vita che scorre tranquilla, tra una lezione di violino e una spruzzatina di vernice sui fiori finti.

Poi un giorno Antoine cede al fascino esotico di Kyoko.

Truffaut le declina ” amabilmente” nelle commedia degli equivoci con acume.

Certo è che di fronte a un salotto che si trasforma in una seduta di gossip, tutti bravi a disquisire sulle corna…quelle degli altri, però!

Si regalano al miglior offerente consigli e indicazioni nette, lucide, chiare…agli altri, oscillando da implorare a gran voce il perdono, negare l’ evidenza e l’ appello al classici dei classici ” non è come sembra, ti posso spiegare”, appena colti in flagranza.

L’ unica riflessione che si è evince è il passaggio dalla teoria alla pratica, la sperimentazione sulla pelle che inevitabilmente sgretola ogni verità in tasca dal momento in cui esiste il sacro santo diritto ( personale) alla reazione, traducibile in una libertà di coscienza.

” Tradire” è un verbo transitivo il cui significato invece, in maniera intransitiva e intransigente, qualifica ” il venir meno a un impegno assunto”.

Se sdrammatizzare è anche un atto eroico, lo tsunami emotivo è degno del più lucido rispetto: è stato travalicato un limite, si è intenzionalmente scelto di spezzare la continuità, accompagnando verso la porta di uscita il progetto; parafrasando Benigni ” la fedeltà fra due persone significa che qualunque cosa accada nella mia o nella tua vita io ti sarò vicino. Io ci sono”.

L’ adulterio esiste dalla notte dei tempi, tenace, forte, resistente quanto il suo tabù; probabilmente l’ unico comandamento ripetuto due volte nella Bibbia, uno per l’ azione, l’ altro per l’ intenzione.

Lapalissiano il controsenso …a caccia del grande amore nel quale risiede il compagno, l’ amante, il migliore amico, il confidente nell’ epoca in cui campeggia il ” mi merito di essere felice”, grido in cui si appella allo stare da soli pur di non accontentarsi.

Sovviene, le dicerie che circolano in merito a questo soggetto raccontano questo, che veda la luce fra le crepe di uno sbaglio nella relazione, fra l’ ombra della trascuratezza e le note sorde del voglia di libertà che spinge, possiamo osare con un calcio anche, al desiderio di sentirsi vivi; se questo assioma fosse veritiero la conseguenza naturale è che anche le persone, dichiaratamente felici, tradiscono.

Ma contrariamente a ciò che queste elucubrazioni mentali partoriscono, le corna, le avventure, le sviste sul percorso sarebbero distanti dal sesso e dal desiderio: è dunque il senso del proibito?

Fatto sta che se il cuore ha vagato altrove, percorrendo dolci declivi di colorate praterie, difficile tornare indietro da quella ” passeggiata” per chi non l’ ha scelta ma l’ ha subita.

Fatto sta che seduti al tavolo della resa dei conti, quello in cui suona il gong e si segna il game over, l’ unico attore non protagonista, per la prima volta in tutta questa storia è proprio l’ amore; viene imposta la chiusura del libro con un ” semplice” c’ est la vie.

Rimane sospesa però la valenza di ” fedeltà” quale attitudine personale e virtù, certamente non una camicia di forza al desiderio, che dimora pacifica più o meno in quantità personale, dentro ognuno di noi; allora essa stessa è “conditio sine qua non” prima che di una relazione, della vita stessa comprese le deviazioni alle quali, obtorto collo, sottopone quotidianamente ogni singolo individuo.

” La vita è quello che ti succede mentre sei impegnato a fare altri programmi”. ( J Lennon)

Francesca Valleri