IL BUDDHA A PARIGI
Un bar all’ultima moda o un ristorante all’avanguardia, una compilation di musica etnica o un nightclub? In realtà Buddha Bar è tutto questo e molto altro; un’isola felice new age, uno stile, un luogo esclusivo dalle atmosfere orientali nel cuore di Parigi, in Rue Boissy D’Anglas.
Varcare la soglia equivale ad avventurarsi in un altro mondo. Un’ambientazione lounge, dalle tinte calde, un luogo di totale relax in una cornice mozzafiato. Soffitti alti più di sette metri, stucchi dorati, rifiniture in legni pregiati, due terrazze a cielo aperto e al centro un gigantesco Buddha giunto direttamente dall’Asia. Il tutto incorniciato da pietanze giapponesi o thai, da accompagnare da un sake’ oppure da un cocktail.
Apre le porte nel 1996 per mano di un “visionario“, Raymond Visan, precursore di un concetto di art de vivre. Il successo è stato così dirompente che ha portato al fiorire di numerosi Buddha Bar in molte città del mondo (Singapore, Londra, Mosca, Beirut, Praga). È quello che ha lanciato le “famose” compilation, la prima risale al 1999. È quello che ha lanciato dj come Claude Challe, Ravin e Sam Popat. È quello che ha inaugurato uno stile musicale unico, identica visione che ha ispirato il fondatore. Si tratta di un riassunto della musica chill out, sonorità etniche che si sposano con quelle lounge, una fusione di generi rivisitati in chiave anche elettronica … una novella Babilonia!
Quello parigino è sicuramente un locale che offre ambientazioni curate ed eleganti, inondato di candele e luci soffuse e da innumerevoli Buddha dorati, disseminati in ogni parte. Il Buddha diventa il simbolo per eccellenza, non solo del locale ma anche di ogni singola compilation sulla quale troneggia meditante. Ogni singola nota è l’incontro di percussioni arabe, deep house, ritmi cubani in chiave downtempo.
Sono più di due milioni le raccolte vendute. Questa fama è probabilmente dovuta sia ad una spinta prettamente commerciale sia ad un interesse crescente del pubblico nei confronti di queste sonorità “alternative“. È stato definito “uno dei miglior esperimenti creati negli ultimi anni in Francia”.
Ma esiste anche un precursore del fenomeno parigino; lo spagnolo Cafe’ Del Mar. Inaugurato negli anni ottanta, a San Antonio, nel giro di pochi anni il locale di Ibiza diventa un luogo di riferimento per intellettuali e scrittori, che lo eleggono a rifugio deputato al relax.
Definite compilation musicali dei tramonti di Ibiza, devono in parte anche il loro successo alla concomitanza dell’ascolto in una cornice suggestiva, quale quella che l’isola regala a quell’ora della sera.