Le petite robe noire; passepartaut per eccellenza, adatto ad ogni circostanza, originariamente indossato nei periodi di lutto. Deve la sua consacrazione e ancor prima la sua nascita a Coco Chanel.

Petite robe noire Coco Chanel

Il tubino nero fu ideato con la volontà di creare un abito comodo, in grado di adattarsi alle curve di ogni donna e portabile in ogni occasione. In sintesi, “democratico“; che non mettesse in rilievo nè l’estrazione sociale nè le condizioni economiche. Chanel è animata dal vento del cambiamento, periodo post bellico che regala consapevolezze nuove, nuove mode, nuovi trend. La visione della stilista si anima e si rigenera e trova ispirazione proprio in questo periodo.

Le petite robe noire è caratterizzato da linee diritte, tessuti morbidi che si rivolgono ad una donna nuova e diversa, che lavora e non ha più tempo per formalità triplo rigide e abiti ingombranti. Ma la fama di questo vestito cult deriva soprattutto da una celebre pellicola, “Colazione da Tiffany”. Un’impeccabile Audrey Hepburn fa la sua apparizione in un meraviglioso tubino lungo, nero, disegnato da Givenchy.

Audrey Hepburn colazione da Tiffany

A dire il vero, prima di conquistare Audrey, aveva già fatto numerose apparizioni in altrettante varianti, assecondando dettami di stili e mode. Nel film ”Gilda” lucido con scollo diritto o “ La dolce vita“ nella versione senza spalline.

Givenchy è stato in grado di rendere “eterna” la scena di Holly. Mentre scende sulla fifth avenue, dal taxi giallo, con un croissant in mano per andare a vedere le vetrine di Tiffany, la protagonista indossa uno splendido tubino lungo in raso. Una scollatura sulla schiena, senza maniche, accompagnato da un paio di guanti fini al gomito, capelli raccolti in uno chignon, occhiali da sole scuri ed un immancabile filo di perle.

Una copia di quell’abito è stato venduto ad uno sconosciuto durante un’asta nel 2006, per circa mezzo milione di euro. Nel corso degli anni il tubino è stato definito il capo di abbigliamento per eccellenza, che non deve mancare nel guardaroba di una donna, surclassando i famosi jeans. Attraversando gli anni settanta e cedendo a qualche compromesso stilistico, è sopravvissuto ad interi decenni con sicurezza e passo svelto. Basta osservare le passerelle di oggi. Nonostante le sue svariate declinazioni, dal pizzo alla pelle, non ha perso il suo fascino, anzi sembra conquistarne di nuovo con il passare del tempo.

Tubino nero

È l’abito dalle linee pulite e scivolate che ha fatto innamorare tutti, indimenticato e indimenticabile. Nel gennaio del 2018, il Moma gli ha reso omaggio con la mostra “Items: is fashion modern?”