“I SOGNI SON DESIDERI”

” I sogni son desideri” ed è subito Cenerentola!

In realtà, oltre ad essere la canzoncina della Disney è una delle teorie cardine del pensiero di Freud per il quale il sogno sarebbe una rielaborazione del passato.

In soldoni un desiderio non esaudito che trova pace nella dimensione onirica.

Poco dovrebbe interessare sapere di che impasto siano fatti i sogni, se possiedono radici nell’inconscio, se prendono vita dalla paure, di certo vogliamo pensare che siano qualcosa di bello ma così tanto bello da scivolare fino all’anima addormentata, come credevano gli indiani d’America.

La leggenda narra di una bambina, Nuvola Fresca, che un giorno, spaventata da frequenti incubi notturni chiese aiuto alla mamma, Ultimo Sospiro della Sera, la quale inventò di sana pianta una rete tonda adatta a pescare i sogni nel lago della notte e le diede il potere di riconoscere quelli buoni da quelli cattivi, legando poi in fondo delle piume di uccello.

L’acchiappasogni venne poi appeso sopra il lettino; ” I sogni belli rimarranno intrappolati dentro la tela, quelli brutti andranno via…”.

E così fu.

Sognare significa desiderare, ad occhi aperti o chiusi, di notte o di giorno, nel cassetto o realizzati, significa nascondere agli occhi indiscreti della gente il proprio desiderio che è viaggio, scoperta, emozione ed è così che un ronzio di ape intorno all’orecchio della compagna-modella di Dalì, si trasforma in una storia raccontata, fra melagrane spaccate, tigri, femmine assopite e bocche di pesci giganti. ( ” Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio”).

Da piccoli ci raccontavano storie di eroi, viaggi e avventure incredibili, letto libri i cui protagonisti erano cuori impavidi e coraggiosi e così abbiamo sognato di viaggiare lontanissimo e di volare.

Una volta cresciuti ci hanno detto che la vita è diversa, che occorre sapersi accontentare e intraprendere strade più sicure.

Da adulti il ” buon senso” ci ha spogliato della magia.

Invece i sogni sono una faccenda seria, linfa, energia, motore dell’esistenza, sono speranza, stimolo e determinazione, sono creazione e realizzazione; lo sapeva bene Paul McCartney e la sua ” Yesterday” scritta proprio dopo aver sognato di avere una melodia in testa.

Per alcuni di noi il tempo è passato, per cui se davvero volevamo fare gli astronauti, forse non siamo più in tempo ma siamo tutti comunque pieni di sogni, alcuni da sistemare, altri da rivedere, altri ancora da progettare con assoluta cura ma pur sempre pieni di sogni.

” I sogni sono desideri di felicità. Nel sonno non hai pensieri, ti esprimi con sincerità”. ( Cenerentola)

Francesca Valleri