politicamente corretto o politicamente” scorretto”
” Politicamente corretto”.
” Politically Correct” espressione angloamericana che qualifica un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso una minoranza.
Atteggiamento che mira ad evitare ogni potenziale offesa anche nei confronti di determinate categorie di persone.
Tutte le opinioni espresse dovrebbero apparire esenti, nella sostanza e nella forma, da pregiudizi razziali, religiosi , di orientamento sessuale.
Questa la definizione ” politicamente corretta” ma in realtà la partenza non è corretta!
L’ espressione originaria era ” Political Correctness” ovvero ” Politica Corretta” e oggi paghiamo a caro prezzo l’ aver confuso l’ aggettivo con il sostantivo!
Il concetto, la filosofia ed il movimento del politicamente corretto prende vita negli anni trenta, con maggior diffusione dopo il ‘ 68 e durante il corso degli anni novanta; a fine anni ottanta la corrente di idee e di ispirazioni liberal e radical delle università americane si proponeva, nel riconoscimento del multiculturalismo,la riduzione di alcune consuetudini linguistiche ritenute discriminatorie.
Il politicamente corretto da ” mezzo” si è trasformato in ” fine” configurandosi come una sorta di idolo a tal punto da essersi trasformato in alcune circostanze in una spietata dittatura che soffoca una libertà concreta in nome di una libertà astratta.
In realtà si è trasformato nella promozione dell’ educazione alla non educazione.
Bisogna educare a non discriminare ma accade che si giunga a discriminare chi discrimina.
Il politicamente corretto appare come un effetto distruttivo del reale.
Dall’ altra parte è la realizzazione dell’ immaginazione al potere.
Le parole di natura non conoscono il politicamente corretto; si trasformano per mezzo della lingua e dell’ atteggiamento di colui che le pronuncia.