VIAGGIO NELL’ ANATOMIA UMANA

Affascinato dal meccanismo umano, Leonardo da Vinci, può essere considerato a pieno titolo fondatore delle scienze dell’ anatomia.

Il primo a studiare sistematicamente le proporzioni del corpo umano e degli animali, a capacitarsi dei rapporti meccanici, nel salire, nel sollevare pesi e a scoprire le più lontane caratteristiche fisionomiche: l’ espressione del volto riflette i moti del cuore e il carattere dell’ individuo che Leonardo accosta , per similitudine, all’ indole di alcuni animali.

Risultato, le espressioni dei combattenti della ” Battaglia di Anghiari”.

” Fabbrica” di questo genio incontenibile , la Bottega del Verrocchio, a pochi passi da Via dell’ Agnolo, una vera e propria fucina di talenti.

E Firenze è stata in grado di salvaguardare questo immenso patrimonio geniale creando un vero e proprio compendio di Scienza dell’ Anatomia con il” Museo della Specola” scrigno di spesse teche che costudiscono una serie di corpi realizzati in cera, dall’ aspetto inquietante ma di grande importanza per i progressi della scienza medica.

La ” Venere Anatomica” , commissionata dalla Corte dei Medici fu utilizzata dagli studenti di medicina per comprendere il funzionamento del corpo umano senza dover ricorrere alla macabra e spiacevole pratica della dissezione dei cadaveri.

Il museo ( primo in Italia) aveva come scopo la realizzazione di una vera e propria enciclopedia di tutte le creature di cui si era a conoscenza; muscolatura, apparato scheletrico, organi riprodotti in maniera certosina arricchiscono la Specola, rendendola fonte di conoscenza del tempio dell’ anima , la cui figura più emblematica, la Venere, oggi appare come una figura dall’ aspetto estatico, curioso e bizzarro.

E se Firenze chiama, Cagliari raccoglie il testimone in modo eccellente, con il suo “Museo delle cere anatomiche di Clemente Susini”, il secondo in Italia.

Si potrebbe definire come un luogo dove l’ arte incontra l’ occulto; raccoglie una fra le più interessanti collezioni di cere anatomiche e deve il suo nome proprio al famoso ceroplasta autore di una ventina di opere che riproducono , con estrema precisione e minuzia, parti anatomiche del corpo umano, maschile e femminile, unendo perfezione estetica e ricerca del dettaglio.

E’ stata scelta la cera , come materiale di riproduzione perché la profanazione del corpo significava ( durante il settecento) , violare l’ identità del defunto stesso, la sua storia, la sua vita e spesso la superstizione si sostituiva alla scienza e alla religione.

Attraverso questo materiale, viscoso ed estremamente malleabile si potevano eseguire calchi fedeli in tempi molto brevi e soprattutto con tale aderenza alla realtà mai vista prima.

Le opere di Clemente Susini superano i limiti dell’ insegnamento anatomico tradizionale, per entrare a pieno titolo nel campo della creazione artistica; come per i marmi di Michelangelo, queste sembrano più vive di un corpo vivente, vasi e muscoli sembrano palpitare , labbra e mani mostrano una gestualità che esprime sentimenti autentici, la pelle ha sofficità e trasparenza.

Nel museo è conservata la ” Venerina” sorella della Venere alla Specola, modello fedele di una ragazza di quindici anni utilizzato dagli studenti per le esercitazioni; si poteva infatti aprire e rimuovere gli organi al suo interno.

E Cagliari cede il testimone al “Teatro anatomico di Padova”, il primo permanente al mondo, dove il tavolo di dissezione è circondato da sei round di scatole di noce intagliate.

All’ ingresso ” Mors ubi gaudet succurrere vitae”.

Realizzato secondo i canoni stilistici del Rinascimento ,ha la forma di un cono rovesciato una pianta ellittica e strutturato su sei livelli paralleli.

E’ forse l’ esempio più evidente della spettacolarizzazione del sapere inaugurata nel Barocco; per rendere l’ atmosfera delle lezioni meno cupa era frequente accompagnarle con l’ esecuzione di musiche.

L’ ultima a raccogliere la chiamata, Vienna con il suo” Josephinum” un museo della medicina austriaco dal cuore italiano.

Ispirato ai modelli di cera della Specola ,ne racchiude più di mille tutti prodotti a Firenze , la maggior parte dei quali sopravvissuti fino ad oggi, sono esposti in sei stanze custoditi nella loro vetrina originale in palissandro e vetro veneziano.

” La funzione del muscolo è di tirare e non spingere, eccezion fatta per i genitali e la lingua” . ( Leonardo da Vinci)

Francesca Valleri