PARODIA UMANA DAL REGNO ANIMALE

” Amor che muove il sole e le altre stelle”.

L’ amore animale rappresenta un mondo straordinariamente carico anche di curiosità che permettono di comprendere aspetti complessi oltre a come si sia evoluta la vita sulla terra.

Basta la visione di qualche documentario per accorgersi di quanto il loro habitat sia ricco di cerimoniali e regole sociali.

Gli animali si scelgono anche per chimica e personalità e possiamo assistere a rituali romantici, dei veri e propri corteggiamenti come quelli dei castori che dormono abbracciati durante tutta la notte o gli scimpanzé che si baciano.

Il mondo animale ci offre una gamma di varianti: dai vedovi inconsolabili fino alle coppie aperte.

Un esempio di quest’ultima è dato da uno scricciolo di uccellino dell’ Australia, bravissimo Don Giovanni che alla sua bella porta pure fiori, o meglio i petali, visto la sua stazza minuta; di solito raccoglie petali di rose o viole, che contrastano con il proprio piumaggio e li offre alla femmina come pegno d’ amore.

La coppia però non è di quelle ” tradizionali”; questi uccellini sono socialmente monogami e ” fedeli” fra di loro ma sessualmente promiscui, per cui maschi o femmine si accoppiano con altri scriccioli anche già ” impegnati”.

Trovare l’ amore della vita non è affatto semplice , per questo l’ aquila di mare dalla testa bianca si affida a un rituale spettacolare che rappresenta anche una grande prova di fiducia.

I due partner si inseguono in volo, si afferrano per gli artigli , precipitano al suolo avvitandosi su loro stessi, lasciando la presa solo pochi istanti prima che tocchino il suolo; se tutto va per il meglio, i partner saranno fedelissimi , tanto da festeggiare le nozze d’argento perché il loro legame potrebbe durare anche venticinque anni, durante i quali si prenderanno cura l’ uno dell’ altro.

L’ amore, si sa è cieco ed altrettanto veritiero il detto di non fermarsi all’ apparenza e l’ esempio è servito su un piatto d’ argento dall’ Urubù, avvoltoio americano dalla testa nera che indubbiamente non spicca per bellezza ma per fedeltà.

Una volta che il maschio e la femmina si sono scelti, con una liturgia che prevede una danza ad ali aperte, non si lasciano più per tutto il resto della vita e sono anche molto gelosi l’ uno dell’ altro.

Nel regno animale è contemplato il divorzio, che spesso segue ad un tradimento ma anche la monogamia e il cigno è il rappresentante per eccellenza; avrebbe a dire il vero anche poco tempo materiale da dedicare all’ adulterio, visto che la migrazione, la costruzione del nido e l’ occuparsi dei piccoli sono attività che lo assorbono quasi totalmente.

L’ infedele per eccellenza è un piccolo uccello , la Balia nera, che agita in continuazione coda e ali, nidifica nei buchi degli alberi e dei muri e che vive la riproduzione in una vera e propria condizione adultera; oltre ad una ” compagna ufficiale” con la quale condivide la ” gestione familiare” , si concede spesso un’ amante con la quale divide nidi d’ amore lontano dagli occhi della consorte, dando vita ad un vero e proprio ménage à trois.

Esistono anche complessi, faticosi e pericolosi rituali d’ amore, dove il maschio si fa carico di un comportamento provocatorio solo per dimostrare alla femmina di essere sufficientemente forte da poterselo permettere.

Etologia della sbuffoneria!

Massimo rappresentante ed esponente di tale categoria, l’ uccello del paradiso che durante il corteggiamento si appende a testa in giù battendo le ali e spiegando le piume ornamentali.

Fra la Namibia e lo Zimbawe si incontra invece l’ Otarda dalla cresta rossa.

Il maschio possiede un rituale del tutto singolare per farsi notare dalla femmina.

Una volta adocchiata la preda vola in alto nel cielo, raggiungendo un’ altezza vertiginosa tale da poter far colpo, chiude le ali, precipitando di colpo verso il basso, per poi recuperare quota un istante prima di schiantarsi al suolo.

Se l’ impresa acrobatica riesce, la femmina , impressionata, sarà sua, in caso contrario si sarà guadagnato il soprannome di “suicide bird”.

E’ il caso di dire che…” tutto il mondo è paese” !

Francesca Valleri