“TINTARELLA DI LUNA”

Dal momento che, dal nostro pianeta è impossibile ammirarla nella sua totalità, ci mostra sempre il medesimo lato, naturale e spontaneo da un certo punto di vista che sia sorto un plumbeo malinteso quale quello di possedere un ” lato oscuro” e buio; in realtà un ” lato nascosto”.

La Luna è romantica, una compagna fedele che monitora silenziosamente dall’ alto alla quale in verità dobbiamo tante cose…quale corpo celeste avrebbe vigilato sull’uomo pazzo d’amore di Fred Buscaglione?…o il primo moonwalk dell’ 83 del divino Michael Jackson che simulava di camminarci sopra sulle note di Billie Jean?

Lato ” oscuro” o ” nascosto” cosa ne sarebbe stato di quel prisma pieno di colori e copertina nera di ” The Dark Side of the Moon”, uno degli album più influenti e rivoluzionari dei Pink Floyd?

E’ stata desiderio di superare limiti, come quello del 20 luglio del 1969 ” Un piccolo passo per l’uomo ma un gigantesco balzo per l’umanità”, presenza costante dagli albori dell’ uomo e…c’è qualcosa di più trito nella letteratura della descrizione della luna e della sua aurea argentea?

Fulcro poetico della rimembranza per Leopardi ” Io venia pien d’ angoscia a rimembrarti”, tappa obbligata per il principe Astolfo in groppa al suo ippogrifo per recuperare il senno perduto di Orlando, attrice protagonista del poema di John Keats dedicato al mito greco di Endimione, il pastore amato dalla dea luna Selene.

E’ l’unico satellite naturale della terra, una Signora solo sulla carta attempata, poco più di quattro miliardi di anni, dispettosa, può accadere che possa allinearsi tra il nostro pianeta e il sole facendo calare l’oscurità durante il giorno e noi terrestri, per ripagarla con la stessa moneta, passiamo in mezzo a lei e alla palla di fuoco di Apollo proiettando, questa volta, la sua ombra sulla superficie lunare.

Il fenomeno dell’eclissi, unito al colore rosso è sempre stato presagio funesto per la civiltà Inca che lo associava all’ attacco di un giaguaro che avrebbe poi preso di mira la terra, per questo gli uomini gli scagliavano frecce e gli urlavano, con la speranza di allontanarlo e spaventarlo; visione assolutamente romantica e caritatevole quella della tribù indigena americana Hupa, che credeva che l’eclissi altro non fosse che una ferita di madre Luna, così che, per facilitarne la guarigione cantavano inni in suo onore.

Timida…in un attimo si tinge di amaranto, quando cala sull’orizzonte e la sua luce, dovendo attraversare un importante strato di atmosfera , a causa della sua inclinazione ( bassa), giunge orfana del raggio blu che è stato deviato e inevitabilmente tinge di porpora il sole.

Bugiarda…la ” Luna blu” tanto decantata altro non è che uno slang linguistico americano per indicare un evento raro o addirittura impossibile, nato da alcuni eventi eccezionali, quali l’eruzione vulcanica indonesiana del 1883 che riversò nell’ atmosfera una grande quantità di polvere tale per cui tinse di verde i tramonti e di blu, per qualche anno, la luna.

La Luna è femmina, “Selene” in greco, “Lune ” un suono quasi misterioso in francese, ” Moon” tonda e morbida in inglese… ” ma in mezzo più blu dello smalto, si mostra un occhio di donna e morbida fronte e un viso ti appare dinanzi” ( Agesiante): personifica l’ essenza, affondando le proprie radici nell’antico simbolo della Grande Madre e con le sue fasi ha scandito il ripetersi del ciclo femminile ( ciclo quale cerchio, un qualcosa di rotondo, senza fine, che riporta al senso di eternità).

L’uomo è andato sulla luna ma è riuscito ad afferrare il mistero?

In quel fascino immortale e argenteo, in quell’alone mutevole si specchiano continuamente i sentimenti, le vulnerabilità e i timori umani e Saffo può continuare a dire ” Tramontata è la luna; tramontate le pleiadi. E’ a mezzo la notte; trascorre il tempo. Io dormo sola”.

Francesca Valleri