PANDORO VS PANETTONE

Buone e feste e benvenuti all’ antico dibattito , che sovente divide pure le famiglie italiane, corsi e ricorsi storici come direbbero i letterati: panettone o pandoro?

E diciamolo chiaramente: non è Natale se, come tradizione vuole, non si termina il pranzo con almeno una delle due delizie in questione.

Sono i tempi, questi, delle fazioni , Guelfi e Ghibellini per dirla alla Dante Alighieri!

Gli antichi romani avevano un debole per quel dolce a forma di stella, ne da testimonianza una ricetta di Plinio il Vecchio, che racconta di una delizia , preparata da Vergilius Stephanus Senex con i fiori di farina, burro e olio.

Sicuramente risulta un’ indicazione molto vaga ma c’è chi immagina che questo possa essere l’ antenato del pandoro contemporaneo.

Di certo il derby è tutto nordico, lo scontro si gioca nella fredda Pianura Padana e la rivalità vede scendere in campo Lombardia e Veneto.

Il pandoro, soffice, burroso, caldo era considerato un vero e proprio lusso per le famiglie veronesi, nato dalla fusione di due ricette, il ” Pan de oro” e il ” Nadalino”, deve il suo nome proprio ad una preziosissima foglia d’ ora che inizialmente veniva utilizzata come decorazione.

La storia del panettone sembrerebbe più datata, a tratti incerta e leggendaria che ha preso vita da un clamoroso errore in cucina da parte di un collaboratore di Ludovico Il Moro, il quale dimenticatosi la pietanza nel forno, per risolvere in extremis il problema aggiunse del lievito madre a uova, zucchero, uvetta e canditi.

Lo sguattero Toni, questo il suo nome, riuscì a soddisfare incredibilmente il palato del padrone e il prodotto così finito fu nominato ” Pan de Toni” dal quale il panettone che oggi consumiamo regolarmente.

Anche quest’ anno sarà difficile riuscire a convincere i propri commensali su quale delle due delizie sia effettivamente la più interessante e gustosa.

Qualunque dei due vogliate scegliere, sentitevi liberi di mangiarlo con le mani!

Non è solo un gesto che ci riporta bambini ma un vero e proprio diktat del galateo il quale prescrive, come ottima regola di bon ton , l’ assenza di posate per tutti i dolci natalizi; vietato toccare con il metallo quella che la simbologia cristiana ci presenta come ” Pane della Vita”.

Che sia pandoro o panettone è Natale!

Dolci dicembrini che inaugurano il periodo di avvento e come dicevano i latini ” de gustibus non disputandum est”

Il Salotto Itinerante ringraziandovi per l’ attenzione e la cura che gli dedicate costantemente, augura a Voi e ai Vostri Cari Buon Natale.

Francesca Valleri