La “Signora del Vento“ si chiama Maltese Falcon. Si tratta dell’elegante vascello commissionato da Tom Perkins, amministratore Hewlett-Packard e realizzato dai Cantieri Perini.

Maltese Falcon

Il capolavoro più impressionante: un clipper di 88 metri e la seconda barca a vela più grande al mondo. Incarna una delle costruzioni più complesse e più belle nel panorama nautico. Nel tempo ha meritato molti premi per il suo design innovativo, per la tecnica e le sue sovrastrutture moderne. Tre alberi in carbonio, che seguono la direzione del vento attraverso un complesso sistema elettrico-idraulico e verricelli automatici. Tale sistema viene comandato da un computer di bordo che rileva ed elabora tutti i parametri di navigazione e pianifica le manovre, così che anche una singola persona è in grado di gestire l’intera imbarcazione.

clipper 88 metri

Lo stesso meccanismo consente di ammainare le vele in un tempo breve.

Il deus ex machina dell’intero progetto è proprio Perkins, grande appassionato di vela ed estimatore e cliente dei Cantieri Perini. Venuto a conoscenza di uno scafo dismesso in Turchia di 88 metri, gli venne immediatamente da chiedere: ” … perché non ci facciamo qualcosa? … vorrei qualcosa di memorabile …”. Il dado era tratto!

I lavori iniziarono nell’estate del 2002 e la consegna all’armatore nel giugno del 2006. Il punto cruciale del progetto: gli alberi e il loro sistema di rotazione. Si costruì un prototipo del quale ebbe inizio una lunga sperimentazione: quasi 2 anni solo per testare il meccanismo di apertura e chiusura delle vele; 6 minuti l’intera operazione. Il Maltese Falcon è inconfondibile anche per la sua eleganza. Può ospitare 12 passeggeri ed è caratterizzato da uno scafo in acciaio e sovrastrutture in alluminio; particolarità le vele quadrangolari, che spiegate occupano una superficie di 2.400 metri quadrati. La navigazione è garantita anche a motore.

eleganza Maltese Falcon

I tre ponti sono uniti da una scala circolare che circonda l’albero principale. All’interno un salone con annessa sala da pranzo: il reparto notte è dislocato fra il ponte inferiore e superiore, con cinque cabine private e relativi antibagni e bagni privati. Per lo “svago” offre due tender da 32 piedi ciascuno con sci d’acqua,  quattro barche a vela, un tender, oltre agli attrezzi per le immersioni ed un sottomarino. Il Falcone questa volta è volato alto!