FRIDA KAHLO, LA DONNA NAIF

FRIDA KAHLO Y CALDERON, figlia di un fotografo tedesco e madre benestante messicana di origini spagnole ed amerinde.

Le sue ultime parole prima di morire trascritte nel suo diario, furono: “spero che l’uscita sia gloriosa e spero di non tornare mai più”.

Frida fu una pittrice dalla vita travagliata. Le piaceva dire che era nata nel 1910 (anziché 1907)  poiché si sentiva profondamente figlia della Rivoluzione Messicana.

La sua attività artistica ha avuto di recente, una rivalutazione, soprattutto in Europa con l’allestimento di numerose mostre.

Affetta da spina bifida, fin dall’adolescenza, manifestò un carattere ed una personalità forte, nonché un singolare talento artistico e uno spirito passionale, riluttante verso ogni convenzione sociale.

Studiò inizialmente in un collegio tedesco e successivamente, aspirando a diventare medico, alla Escuela Nacional Preparatorio. Qui, si legò ad un gruppo di studenti e incominciò a dipingere per divertimento i ritratti dei compagni di studio.

All’età di 18 anni, un incidente le causò la rottura in tre punti della colonna vertebrale. L’artista si chiuse in sé stessa, in una profonda solitudine che ebbe come sfogo l’arte.

La costrizione ad anni di riposo nel letto, la portarono a dipingere il suo primo autoritratto, che all’epoca regalò al ragazzo di cui era innamorata. Da ciò la scelta dei genitori di regalarle un letto a baldacchino, con uno specchio sopra al soffitto in modo che si potesse vedere e una scatola di colori.

Presero così vita una serie di opere di autoritratti.

Fatta dell’arte la sua ragione e il suo scopo, per contribuire finanziariamente alla sua famiglia, sottopose i suoi dipinti ad un illustre pittore dell’epoca per avere una critica: DIEGO RIVERA. Il pittore rimase piacevolmente colpito a tal punto da prenderla sotto la sua ala e inserirla nella scena politica e culturale di allora.

Frida nel 1929 sposò Rivera.

Da lui assimilò lo stile naif, che la portarono a dipingere piccoli autoritratti ispirati alle tradizioni precolombiane.

La sua intenzione, il suo scopo, era quello, ricorrendo a soggetti tratti dalle civiltà native, di affermare la propria identità messicana, evidente anche dal suo modo di vestire. L’artista si ispirava infatti al costume tradizionale Tehuantepec.

Il rapporto “ossessivo”  con il suo corpo martoriato, caratterizza uno degli aspetti della sua arte. Crea visioni di un corpo femminile non distorto dallo “sguardo” maschile e allo stesso tempo coglie gli spunti per difendere il suo popolo, facendo confluire il folclore messicano sfumato di humour.

Si tratta di quadri quasi tutti di piccole dimensioni dove si autoritrae con una colonna romana fratturata, a ricordo della sua spina dorsale.

Nonostante l’accento posto sul dolore, la visione di Frida era lontana da quella surrealista. La sua immaginazione non era una fuga dalla realtà, ma piuttosto il prodotto della sua vita, che lei cercava di rendere accessibile attraverso un simbolismo.

Frida Kahlo è stata la prima donna latino americana ritratta su un francobollo degli Stati Uniti emesso il 21 luglio del 2001.

Salotto Itinerante
Salotto Itinerante di Incontri
(Francesca Valleri)