KATANA – SPADA O SIMBOLO

Parlare della Katana significa fare riferimento ad una spada, ma non solo; parlare di un’opera d’arte o un oggetto di culto,ma non solo; ragionare su un simbolo iconico ma non solo. Nell’immaginario comune è un “unicum” associare una spada ad un singolo paese, alla sua storia ed al misticismo legato alle sue origini. In effetti la spada giapponese gode di una fama autonoma rispetto agli spadaccini che la usavano, una fama che affonda le radici nella storia stessa dello scintoismo e nella leggenda che la identifica con la casta dei samurai che ha segnato la storia del Giappone per almeno 500 anni.

https://2.bp.blogspot.com/-ut7GWeRAXy0/W7SGnfrbh1I/AAAAAAAAFxE/U7RBygBqytc1-vLqQ8etmCgt2yLdrkTMACLcBGAs/s320/unnamed%2B2.jpg

Le Origini

E’ altamente probabile che la spada abbia una origine cinese, dove era già conosciuta, ma modificata in Giappone rendendola a taglio singolo e raffinandone l’uso in battaglia. La forma e la curvatura della lama (a differenza di quelle occidentali) è legata alla stessa tecnica del taglio, in sostanza non di braccio ma conseguenza armonica del movimento di tutto il corpo aiutato nell’impugnatura solitamente a doppia mano.

https://2.bp.blogspot.com/-xRMXxDz9VEY/W7SG47xycLI/AAAAAAAAFxQ/yF89uHz0SJINn-9XJAUqbLnwTye7SB_AgCLcBGAs/s1600/unnamed%2B4.jpg

La Cultura dei Samurai

E questo ci riporta all’essenza della cultura dei samurai (da samurao..essere al servizio di qualcuno) ed al diverso approccio alla battaglia. Sun-Tzu nell'”Arte della guerra” cita: “chi in cento battaglie riporta cento vittorie non è il più abile in assoluto, al contrario di quello che sottomette le truppe dell’avversario senza dare nemmeno battaglia”. Tale pensiero suona come un “nonsenso” se paragonato al modo di ragionare dei samurai, dove si attacca per primi sia nell’impiego di grandi masse di soldati che nel duello individuale, niente attese o programmi ma si affronta l’avversario e lo si abbatte, il nemico va sconfitto sul campo eliminando qualsiasi simulazione sterile ……praticamente il trionfo del “superuomo”…concetto condensato nel “bushido” (onore, coraggio, lealtà ed autocontrollo) e riconfermato nel “libro dei cinque anelli” (Gorin no sho) scritto da uno dei samurai leggendari dell’iconografia giapponese: Miyamoto Musashi. (tra l’altro tale testo è tuttora usato nel mondo anglosassone come manuale di autoconsapevolezza e autocontrollo).

https://3.bp.blogspot.com/-8AzSwFPKNh4/W7SGwd84i8I/AAAAAAAAFxI/coXfQATFNo0Oi_IiD7-m4AsPiELnmnEkQCLcBGAs/s320/unnamed%2B3.jpg

La spada “spirito”

La spada del samurai è vista come un vero e proprio “spirito” volta sia alla morte che alla salvaguardia della vita, da cui derivava il credo che l’arma assorbisse l’anima di chi l’aveva posseduta. Ma torniamo alla lama, la cui realizzazione rivestiva un cerimoniale ben preciso nel quale il maestro forgiatore racchiudeva tutte le conoscenze necessarie alla riuscita dell’opera, tecnologiche, alchimistiche ed artistiche; doti perfettamente incarnate da quello che viene unanimemente conosciuto come il più noto dei maestri spadai del Giappone: Goro Masamune, vissuto attorno al 1300; maestro dello ..hamon..tecnica per decorare la lama durante la tempratura che oltre a creare un magnifico effetto visivo contribuisce a rendere più letale e resistente il filo della lama; e la cui creazione più famosa della quale si sono perse le tracce, la “Honjo Masamune” ha rappesentato per lunghissimi anni il potere dello shogunato e tramandata da uno shogun al suo successore.

La Katana nel mondo

Anche la settima arte ha omaggiato la Katana. Oltre a “Kill Bill” di Tarantino, in “Highlander” il personaggio di Juan Sanchez Ramirez (Sean Connery) brandisce una “masamune” che alla sua morte viene “ereditata” dal protagonista della saga Connor McLeod. Ultimo cenno forse non conosciutissimo: la più grande collezione di armature feudali e spade, fuori dal Giappone, si trova al Museo Stibbert di Firenze.

Salotto Itinerante di Incontri
(Francesca Valleri)