L’ ARCHITETTO DELLA PASTA FROLLA

” Cosa sognavi di fare da grande?”

” L’ architetto.”

In realtà, Elisabetta Corneo si è laureata al Politecnico di Milano in architettura ma ha deciso di abbandonare regolamenti urbanistici, comunali e cemento armato per edificare muri di panna e pasta frolla.

C’è della favola in questa storia.

Chiese, palazzi, edifici storici o anche architettura di fantasia , questi i soggetti realizzati che, senza ombra di dubbio, rappresentano vere e proprie opere d’ arte, frutto di una disarmante creatività ed estro oltre che delizie per la vista e il palato, così perfette e minuziose nei dettagli da sembrare finte.

L’ unione di passione e competenza le hanno permesso di cimentarsi in opere” epiche” quali il Duomo di Milano o il grattacielo della Fifth Avenue di New York ( sede di Tiffany), realizzato e riprodotto in più di cinquanta copie.

Sono costruzioni che appagano la vista ma soprattutto gustose ed allettanti per il palato poiché tutte rigorosamente commestibili a base di pasta frolla, la classica e tradizionale ricetta delle crostate con una variante applicabile solo ai concorsi, ovvero la riduzione del burro e l’ aggiunta di zucchero per un effetto di croccantezza.

” Come le vere e reali architetture anche le mie necessitano di un’ attenta e curata progettazione”.

Nasce così un cartamodello che riproduce fedelmente ogni singola parte che compone l’ opera; scelto il soggetto e deciso il grado di stilizzazione, lo si ridisegna integralmente così da avere , su carta, tutte le sagome.

Il risultato finale tramite la stesura della pasta, il taglio seguendo i modelli, cottura e assemblaggio di tutti gli elementi a mezzo di cioccolato fuso o pasta di zucchero.

Ogni volta che si procede alla scelta di un soggetto da replicare è di rigore tener presente gli spessori della pasta frolla che possiedono un loro peso specifico a seconda della dimensione; in cottura devono perdere tutte le tracce di acqua affinché possano essere plasmati, elastici e flessibili.

La scelta non comune della pasta frolla è da ricercare nella sperimentazione di un qualcosa di unico, nuovo e diverso nel suo genere; tecnicamente è da individuare nel concetto di elemento decorativo che qui è rappresentato dalla torta stessa e dal suo essere totalmente commestibile, fino all’ ultima briciola, a differenza della pasta di zucchero.

In questo viaggio , composto da progettualità, sperimentazione e tecnicismo, la fantasia può decisamente correre alata a briglia sciolta… Gotham City l’ esempio lampante , espressione pura di un proprio sentire , di un senso creativo personale , dove non ci si limita più a replicare una copia fedele ma ci si immerge in un lavoro di pura fantasia e libera interpretazione.

Circa trecento ore di lavoro interminabili, dove le architetture si sposano con nuove e” fantastiche” prospettive e quando le opere vengono assaggiate dai commensali ci si aspetta solo che il tutto venga compiuto con delicatezza e rispetto.

” La ghiottoneria è la curiosità della stomaco”.

Francesca Valleri