“Sognai per la prima volta un labirinto nel periodo in cui a più riprese ospitai nella mia casa di campagna, vicino a Parma, un amico oltre che collaboratore …… lo scrittore argentino Jorge Luis Borges”. Queste le parole dell’ideatore del labirinto più grande del mondo, Franco Maria Ricci. 

labirinto della Masone

Il Labirinto della Masone ha aperto al pubblico nel 2015 e potrebbe essere definito come un parco culturale. Contiene un museo che ospita e raccoglie l’intera collezione personale dell’ideatore, tra cui cinquecento opere fra tele, sculture e oggetti d’arte dal Cinquecento al Novecento, una biblioteca e un archivio. Infine, spazi dedicati ad esposizioni e mostre temporanee e una serie di strutture turistiche dedicate all’accoglienza dei visitatori.

Museo del labirinto

Il Labirinto della Masone è un luogo multiforme ed originale. L’intero progetto infatti, ispirato alla forma del labirinto romano con angoli retti e suddiviso in quartieri, è stato rielaborato in chiave moderna, con l’aggiunta di vicoli ciechi e bivi.

Il perimetro è a forma di stella e copre una superficie pari a più di sette ettari. Il labirinto è realizzato interamente con piante di bambù di specie diverse. Al centro una piazza contornata da porticati e prospiciente la piazza una cappella a forma piramidale, che ricorda il labirinto come simbolo di fede. 

forma piramidale nel labirinto della Masone

Il bambù è risultato un esperimento felice. La passione di Franco Maria Ricci per questa pianta, elegante ma poco usata in Italia, nasce da un giardiniere chiamato a riprogettare uno spazio verde della sua casa di Milano. Grazie a tale suggerimento iniziò un’attenta ricerca sul bambù, fino ad innamorarsene; un arbusto sempre verde, rigoglioso, che non si spoglia mai del suo verde, flessuoso e vigoroso.

piante di bambù

In questi anni sono state piantate più di duecento mila piante e nel parco sono presenti più di venti specie differenti, dai nani ai giganti. Di quest’ultimo troviamo un esemplare di “bambù cinese dorato”, dell’altezza superiore ai quindici metri e chiamato così per il colore dei suoi culmi.

Alla domanda del ” perché “ un labirinto, la risposta non tarda: “… Da sempre mi affascinano e insieme ai giardini sono le fantasie più antiche dell’umanità, ma mentre i secondi incarnano l’innocenza e la bellezza, il labirinto è una creazione del potere e una fonte di turbamento. Riflette la perplessa esperienza che abbiamo della realtà “. Entrare nel Labirinto della Masone è come entrare in un luogo d’arte e iniziare un viaggio nella bellezza e nell’armonia.