Ripensavo al giorno in cui entrai la prima volta in un concessionario H-D e mentre firmavo le carte per l’acquisto, in alto sul soffitto la scritta: “Sorridi stai acquistando la moto dei tuoi sogni“. Questo il ricordo di un accanito fan!

Harley Davidson, un nome che incarna la storia di un mito fra musica e libertà lungo le strade americane. La fratellanza che crea una famiglia, quella dei motociclisti e degli appassionati. 

Harley Davidson

Gli harleysti, associati spesso ad una collettività di “sbandati”, sono, invece, una vasta platea che abbraccia varie classi sociali, uniti tutti dalla grande passione per una moto che è diventata parte importante della cultura americana e che ha coinvolto tutto il mondo.

Sylvester Harley disegnò il progetto di un motore destinato ad essere montato su una bicicletta, insieme ad Arthur Davidson e la collaborazione di suo fratello Walter; nacque così la casa di Milwaukee nell’agosto del 1903. Il primo prototipo vide la luce intorno alla primavera, un motore unico che avrebbe cambiato il mondo!

Meglio sfatare subito una leggenda; il serbatoio non venne mai ricavato da un barattolo di pomodoro, probabilmente era solo per le dimensioni e la sua forma. Celebre fu, e questa volta è vero, la “fabbrica” in cui venne progettata la prima moto,un capanno di legno per gli attrezzi sulla cui porta appariva la scritta “Harley-Davidson Motor Company”. I primi esemplari furono tutte monocilindriche, che poi passarono al bicilindrico nel 1909.

H-D non produceva articoli di interesse bellico, ma durante la Prima Guerra Mondiale i militari necessitavano di molti mezzi e ne sfornò circa quarantamila. Tracciò così la strada, al termine della Seconda Guerra Mondiale, di maggior produttrice di moto. Presente in sessantasette paesi, con cilindrate salite a 1.200cc, si iniziarono ad intravedere alcune sue naturali caratteristiche come il Teardrop (serbatoio a goccia).

serbatoio H-D

Il primo logo “Bar and Shield” ( barra e scudo) risale al 1910 e nel corso degli anni ha subito svariate modifiche. Infine, in onore del suo 105° anniversario, è stato racchiuso dentro ad un cerchio con un set di ali; solo tre gli esemplari disponibili con questo stemma, la Dyna Fat Bob, la Rocker e la Rocker C.

Il grande successo di queste due ruote consiste nell’aver prestato attenzione ai mutamenti della tecnologia senza intaccare lo stile, conservando così l’aspettativa dei suoi fan. Ha un legame imprescindibile con le star del cinema e della musica. Nel film “Il Selvaggio“ infatti, compare una Hydra Gilde del ’49 bicilindrica, guidata dall’attore Lee Marvin, mentre in “Easy Rider” , Fonda e Nicholson viaggiano da una parte all’altra dell’America in sella a due Chopper senza parafanghi e la forcella anteriore allungata.

Harleysti

Per poi arrivare a  pellicole come “Harley Davidson an The Marlboro Man” e “Ghost Rider”, ……Il mondo musicale ricorda Bruce Springsteen, Van Halen, Billy Idol … e l’elenco potrebbe continuare a lungo.

In ogni caso, forse, il segreto delle H-D sta proprio nella filosofia “on the road“ dei suoi ownwers, … gente per cui la strada non è un fine ma un mezzo per godere della propria due ruote, un mito a due cilindri!