NON SONO RAZZISTA

Razzismo definisce un atteggiamento discriminatorio nei confronti di individui che si identificano attraverso la religione, il sesso, l’etnia, circoscrive una condotta di intolleranza.

Il MAINSTREAM corrente lo associa quasi alla fine della Seconda Guerra Mondiale come se fosse la ” naturale” conseguenza dei crimini fascisti e nazisti ma poiché la storia è una severa maestra dovremmo tenere a memoria non solo Colombo, le cui statue vengono decapitate ma il genocidio degli Indiani d’ America, le discriminazioni razziali subite dai primi migranti che sbarcavano a Ellis Island, la socialdemocratica Svezia che applicò , fino al 1976, la sterilizzazione forzata a tutte quelle donne ritenute non ” socialmente utili”.

Lo stesso Albert Einstein fu vittima di comportamenti razzisti quando entrò negli Usa e trovandosi a dover compilare un questionario rispose ” umana” alla domanda a quale razza appartenesse.

Ultimamente in Italia il termine sembra circoscritto all’ omosessualità, alle persone di colore ai barconi dei migranti clandestini.

E’ di pochi giorni la notizia che nello Stato dell’ Oregon , se sei nero per diplomarti non occorre che tu sappia leggere o scrivere; per i residenti di colore e di tutte le minoranze etniche saranno sospesi i requisiti della conoscenza.

Lo scopo di questa malsana trovata , quello temporaneo, di scavallare le differenze razziali; nel frattempo i bianchi dovranno studiare?

Sempre la stessa America ci regala un’ altra perla, dall’ Università del Winsconsin dove è stato fatto rimuovere un masso-scultura dal nome ” Chamberlin Rock” colpevole di possedere un epiteto evocativo di disprezzo nei confronti dei neri.

Nel frattempo in Etiopia si sta compiendo il genocidio dell’ etnia Tigrina, ad opera del governo etiope per mano del presidente …udite udite Premio Nobel per la Pace nel non lontano 2019.

Una vera campagna di pulizia nell’ indifferenza del mondo, la peggiore crisi umanitaria del decennio avvolta dal silenzio più assordante.

Due milioni di sfollati, cadaveri rinvenuti nel fiume Tekeze, con mani e piedi legati, bruciati i raccolti, demolite le industrie , abbattuti tutti gli ospedali; una specie di orda barbarica dove non ci sono in prima fila i militari ma i civili.

Un assedio.

Nel frattempo imperversano le discriminazioni e lo sterminio degli albini africani in Malawi.

Cacciati senza tregua, braccati , catturati e infine fatti a pezzi; solitamente questa fine spetta agli elefanti o ai rinoceronti ma questa volta parliamo di esseri umani, uomini, donne, bambini.

In questa terra ogni anno le persone affette da albinismo vengono uccise e mutilate e le loro parti del corpo vendute per poi essere utilizzate nelle pratiche rituali.

Essere albini in Africa è una maledizione.

Oltre che economiche le motivazioni delle stragi sono da ricercarsi nelle credenze popolari; non vengono considerati esseri umani bensì demoni malefici, fantasmi di colonialisti europei immuni alla morte.

Nel frattempo l’ Occidente, consapevole o meno, sta nutrendo un mostro pericoloso e aggressivo; la Cina, che si mangerà il mondo a morsi e a colpi di ” green”.

La transizione ecologica, in realtà è un immane favore a Pechino che utilizza combustibili inquinanti, controlla i minerali e le terre rare così che le ferree regole che imperversano in Europa e negli Stati Uniti sulla salvaguardia del pianeta portano inquietanti controindicazioni rendendo la Repubblica cinese sempre più potente.

Il dragone mangerà la mano di chi lo nutre?

Forse siamo diventati prigionieri della paura che genera l’ accusa di razzismo e che ha indotto il cessare di criticare e di prendere posizione e provvedimenti.

Fin dall’ antichità molti popoli o gruppi sociali tesero a chiudersi agli altri, escludendo con un atteggiamento xenofobo per dirla con un linguaggio moderno; gli stessi greci e romani definivano ” barbari” coloro che non parlavano la loro lingua.

Stiamo vivendo su un suolo edificato con opere , fatiche e sacrifici di altri e che sono le nostre radici.

Memento.

Francesca Valleri