GIARDINI RAVINO: piante, animali e cultura
I Giardini Ravino nascono dalla passione naturalistica del Capitano di Marina Giuseppe D’Ambra e dal coraggio di trasformare in realtà un sogno coltivato a lungo.
Il capitano, meglio conosciuto come Peppino, ha ereditato da papà Antonio, un grande amore per tutte le piante grasse. Aveva l’abitudine di sistemare in alcune conchiglie (usate dai marinai per annunciare un pericolo in caso di scarsa visibilità) e appenderle sulle pareti esterne della casa. Fin da ragazzo il capitano rimase affascinato dalla tenacia delle piante grasse di crescere in condizioni a volte estreme, con poca acqua, terra e scarse cure.
La famiglia D’Ambra acquistò un pezzo di terra dove c’era un vitigno e con il tempo lo trasformò. Prima per accogliere le piante del padre e poi quelle del figlio. Il Capitano, al ritorno da ogni viaggio, aveva con sé sempre un esemplare diverso. I Giardini Ravino di Ischia sono oggi un parco che ospita una collezione di piante grasse più unica che rara.
Rappresenta un giardino di acclimatazione ispirato al concetto di biodiversità: cinquemila esemplari, quattrocento specie diverse e circa duecento tra palme e musacee. Un’oasi verde che colpisce soprattutto per i giganteschi cactus colonnari, alcuni dei quali centenari, che svettano per metri e metri di altezza.
Ogni angolo di questi seimila metri quadrati, di cui si compone il parco, rivela una ricchezza sorprendente di specie botaniche. Inoltre offre un panorama suggestivo: si affaccia sul mare e si appoggia su un lato del Monte Epomeo. La visita di questo paradiso si snoda attraverso sentieri, tra un labirinto di giganteschi saguari e cactus dalla forma tondeggiante e dalle spine colorate, che riflettono la luce dorata del tramonto.
I Giardini Ravino prendono il nome da una villa antistante e non sono solo un parco botanico, ma anche un laboratorio di cultura, ospitando esposizioni, mostre d’arte, proiezioni e conferenze. Anche il regno animale è degnamente rappresentato: un cane, dei gatti, pesci rossi, e degli splendidi pavoni. Tra questi un pavone maschio bianco ed uno arlecchino, che girano liberi nel parco, esibendo di tanto in tanto la loro meravigliosa ruota.
Questo raro esempio di eco-sostenibilità è stato premiato dalla Commissione Turismo dell’Osservatorio Parlamentare Europeo come miglior struttura turistica del sud Italia. Dal 2013 fa parte dell’ Associazioni dei Parchi e Giardini d’Italia.