“CARO BABBO NATALE…”

” Caro Babbo Natale”

apro questa missiva con una curiosità, alla quale, se vorrai rispondere mi renderai felice.

Sono desiderosa di sapere se sei stato in grado, quest’anno, battendo tempo e mode, di proporre una seduta di armocromia ai tuoi elfi per verificare che siano tutti in palette.

Sai, qua va di gran moda anche fra le persone comuni, si tratta di un consulente che analizzando i tratti fisici e l’ incarnato, aiuta a individuare la tua personale ” stagione” allo scopo di rendere armoniosa l’ intera figura.

Non comprendo o forse sì e te lo spiego se me lo permetti, con quale rapidità sia stato possibile giungere dal sol leone di Ferragosto ai tempi “…Anche a te e famiglia”.

Concorderai che sia stato prepotentemente sovvertito l’ intero assetto dell’ organizzazione che ti tira in causa e che la faccenda sia (decisamente) sfuggita di mano.

Non è legale trovare dolciumi natalizi sugli scaffali della grande distribuzione in pieno ottobre; stai trasformando l’ intero paese in un paese di panettoni dove viene richiesta tanto di laurea e libretto di istruzioni solo per poterne scegliere uno, uno solo, da portare al pranzo di Natale in famiglia.

Tu mi lasci in balia di etichette contorte e illeggibili ” con o senza canditi”, ” con o senza lattosio”, al cioccolato, alla crema al pistacchio di Bronte…non sia mai…rischi, in presenza di palati sopraffini di non varcare la soglia di casa se porti in dono qualcosa di fasullo.

Fra farine di cavallette e carni sintetiche hai provveduto a modificare la dieta del cervo Rudolph?…carote biologiche ciò che occorre per un sano e genuino stile di vita.

Comprendi anche tu che mi stai complicando la vita.

Così come, d’ amblèe, decidi che un solo carnevale all’ interno del calendario non sia né opportuno né bastevole , rendendomi, dunque, prigioniera di ” dolcetto o scherzetto”, ragnatele e scheletri, in piena isteria italiana di mamme che, vestite rigorosamente di nero, accompagnano marmocchi a suonare campanelli.

Qui non siamo in America, risparmiaci per favore.

Ma la tua crudeltà non ha limiti.

Dove lo vogliamo collocare il ” Black Friday”, quel giorno in cui tutti si sentono geni indiscussi degli affari, una specie di ” Wolf of Wall Street” in grado di accaparrarsi offerte mai viste…code chilometriche in direzione di centri commerciali, liti all’ ultimo grido per un parcheggio, benzina sperperata giusto per procurarsi un modello fuori di produzione da quattro anni con lo sconto fino al cinquanta per cento.

Come sono furbo io, nessuno mai!

Indispensabile soffermarci su quella moda infestante di maglioni di lana pungenti con renne e tanto di ” Merry Christmas” ricamato sulla pancia alla quale, negli ultimi anni, mi sottoponi senza ritegno.

Qui non siamo sul set di ” Bridget Jones” , questa è vita reale e tangibile.

Altro tasto dolente quello degli addobbi natalizi che ai miei tempi, sia chiaro neppure troppo lontani, aprivano il palcoscenico l’ otto dicembre.

Adesso mi lasci alla mercé di babbi natali penzoloni sui davanzali, improbabili luminarie montate e funzionanti già a novembre, tutte rigorosamente accese alle cinque del pomeriggio, alberi ( pure) capovolti che stazionano nelle case italiane in date improponibili.

” Caro Babbo Natale” non perdi le staffe se ti dico che abbiamo smarrito il senso della misura?

Non esistono più gli zampognari ma aumentano i senza tetto.

” Caro Babbo Natale” non esci dai gangheri se ti dico che abbiamo perduto il senso dell’ attesa?

” Caro Babbo Natale” non ti irriti se ti dico che più si cresce più diminuiscono i regali sotto l’ albero, come se ai bambini si dovesse dimostrare affetto e magia e i grandi fossero esenti da questa logica.

” Caro Babbo Natale” io ti voglio continuare ad aspettare, con la tua barba bianca a bordo della slitta trainata dalle renne, voglio che tu mi prenda ancora per mano…solo una cosa…rallenta il passo, per favore.

” L’ unico modo per non farsi consumare dal consumismo è digiunare, digiunare da qualsiasi cosa che non sia indispensabile”. ( T. Terzani)

P. S. Salotto Itinerante augura a ognuno di voi felici festività; ci leggiamo, se vorrete, martedì 26 dicembre.

Buon Natale di cuore e un immenso grazie a ciascuno di Voi.

Francesca Valleri